CELLULA PROCARIOTE
Lacellula procariote è propria degli Archeobatteri e dei Batteri cioè degli organismi più semplici che per primi sono comparsi sulla terra.
Da essi sono successivamente derivati gli eucarioti nelle loro varie tipologie, la cellulula pocariote è delimitata esternamente dalla membrana e della parete cellulare, può presentare una capsula; all'interno è presente il citoplasma all'interno del quale Sono individuabili il nucleoide contenente 1 o più cromosomi, i ribosomi ed anche i plasmidi e altre strutture Molte specie hanno forma bastoncellare, e da questa hanno preso il nome i batteri e i bacilli, altre specie hanno forma globulare, elicoidale e d’altro tipo (si vedano gli schemi e le figure qui a lato)
Il volume di solito è contenuto fra 2 e 10 µm3; la lunghezza tra 0.5 e 3 µm.
Da essi sono successivamente derivati gli eucarioti nelle loro varie tipologie, la cellulula pocariote è delimitata esternamente dalla membrana e della parete cellulare, può presentare una capsula; all'interno è presente il citoplasma all'interno del quale Sono individuabili il nucleoide contenente 1 o più cromosomi, i ribosomi ed anche i plasmidi e altre strutture Molte specie hanno forma bastoncellare, e da questa hanno preso il nome i batteri e i bacilli, altre specie hanno forma globulare, elicoidale e d’altro tipo (si vedano gli schemi e le figure qui a lato)
Il volume di solito è contenuto fra 2 e 10 µm3; la lunghezza tra 0.5 e 3 µm.
Quali forme può avere la cellula procariotica?
Le forme possono essere le seguenti:
Le forme possono essere le seguenti:
- Cocchi se sferica
- Bacilli se allungata
- Spirilli se spiraliforme
- Vibrione se a virgola
- I batteri possono essere a coppie come nel caso dei diplcocchi, a catenella come nel caso degli streptococchi, a grappolo negli staffilococchi.
Quali funzioni ha la membrana plasmatica?
Il citoplasma è avvolto dalla membrana plasmatica assai sottile che funge da filtro selettivo del materiale occorrente alla cellula.
Alla membrana cellulare aderiscono quei sistemi enzimatici le cui parti componenti per cooperare devono essere situate a distanze precise. Ne sono esempio: l’apparato molecolare per la fotosintesi, e l’apparato per la fissazione dell’azoto. Quando questi apparati molecolari sono molto numerosi, la membrana di supporto si espande acquistando una superficie molto ampia e si ripiega molte e molte volte. Queste strutture prendono il nome di mesosomi.
La cellula procariote talvolta è munita di flagelli (fig. 3) formati da un cilindro di molecole di una proteina chiamata appunto ‘flagellina’. Il movimento del flagello è fornito da un flusso di protoni (cioè di H+) che escono dal citoplasma.
All’esterno della membrana plasmatica c’è la robusta parete cellulare costituita da una rete di materiali polipeptidici e glucidici (peptidoglicani), è flessibile e deformabile come sono le reti, ma inestensibile. Questa parete impedisce che la cellula si gonfi e scoppi quando si viene a trovare immersa in soluzione a più bassa concentrazione osmotica.
Essa si lascia attraversare liberamente dalle molecole che la cellula secerne (enzimi digestivi, tossine, antibiotici) e dalle molecole occorrenti alla crescita e alla riproduzione della cellula stessa. Negli Archea la parete è formata da materiale proteico o glicoproteico, o d’altro tipo, e può anche mancare.
Al centro della cellula procariote è situato il cromosoma anulare (si osservi lo scherma qui a lato e la foto al M/E) che forma una matassa ancorata alla membrana plasmatica per mezzo dell’apparato enzimatico che provvede alla sua duplicazione; spesso è presente anche un plasmide. Il cromosoma batterico consta mediamente di 4 milioni di nucleotidi, ma sono note specie munite di 8 e 16 milioni di nucleotidi.
I Plasmidi sono costituiti da un DNA aggiuntivo, che riveste molta importanza per i processi di sessualità batterica.
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