Monosaccaridi e Disaccaridi
Cosa sono i onosaccaridi?
.I monosaccaridi (conosciuti anche come zuccheri semplicii sono composti organici formati da carbonio, idrogeno e ossigeno. Sono i carboidrati che non possono essere demoliti per idrolisi.
Come si possono classificare?
Vengono classificati
Quali sono i più importanti monosaccaridi?
Sono: Glucosio, fruttosio, galattosio
.I monosaccaridi (conosciuti anche come zuccheri semplicii sono composti organici formati da carbonio, idrogeno e ossigeno. Sono i carboidrati che non possono essere demoliti per idrolisi.
Come si possono classificare?
Vengono classificati
- a seconda del tipo di gruppo carbonilico (aldeidico o chetonico) e dal numero di atomi di carbonio contenuti nella molecola, che possono variare da 3 a 7.
- I più impoprtanti li classifichiamo in base al numero di carboni che li compongono : triosi, pentosi, esosi ecc.
Quali sono i più importanti monosaccaridi?
Sono: Glucosio, fruttosio, galattosio
Il Glucosio

D+ Glucosio nella forma ciclica
Cos'é il glucosio?
Il Glucosio è un monosaccaride particolarmente diffuso in natura dove è presente sia come zucchero semplice sia come molecola complessa, ovvero é un costituente di disaccaridi e polisaccaridi.
E' un esoso aldoso che ha un discreto potere dolcificante.
Quali funzioni riveste nel nostro organismo?
E' per il nostro organismo la fonte energetica basilare, all'interno del nostro corpo nell'arco della giornata è presente una quantità variabile di glucosio in funzione dei pasti .
E' fondamentale per il processo della respirazione cellulare da cui il nostro organismo ricava l'energia che gli serve.( vedi metabolismi).
Il Glucosio è un monosaccaride particolarmente diffuso in natura dove è presente sia come zucchero semplice sia come molecola complessa, ovvero é un costituente di disaccaridi e polisaccaridi.
E' un esoso aldoso che ha un discreto potere dolcificante.
Quali funzioni riveste nel nostro organismo?
E' per il nostro organismo la fonte energetica basilare, all'interno del nostro corpo nell'arco della giornata è presente una quantità variabile di glucosio in funzione dei pasti .
E' fondamentale per il processo della respirazione cellulare da cui il nostro organismo ricava l'energia che gli serve.( vedi metabolismi).
Il Fruttosio

l fruttosio (o levulosio) è un monosaccaride chetonico che si trova nella maggior parte dei frutti zuccherini e nel miele.
Principalmente é presente come D-(-)-fruttosio,
È un carboidrato importante poiché combinato con il glucosio forma il disaccaride saccarosio, lo zucchero più diffuso nell'ambito alimentare. Il fruttosio è il più dolce tra tutti gli zuccheri e viene convertito facilmente in glucosio sia nel fegato che nell'intestino.
Il D(-)Fruttosio viene chiamato anche levulosio, in quanto è un composto levogiro, .
La struttura atomica del fruttosio vede un anello pentatomico, ed è quindi diversa da quella del glucosio che è esatomico, nonostante la formula bruta sia la stessa C6H12O6.
Quali sono i suoi usi?
L'uso del fruttosio è quadruplicato rispetto ai livelli assunti nei primi anni del '900, a causa della sua presenza come dolcificante in molte bevande; in particolare, se ne osserva un rapidissimo incremento negli ultimi 30 anni.
Quali vantaggi e gli svantaggi dal suo uso?
Molti ricercatori hanno compiuto ricerche riguardanti l'uso del fruttosio come dolcificante. I risultati indicano inequivocabilmente che elevate dosi di fruttosio determinano un innalzamento dei livelli di trigliceridi. Il fruttosio ha un più basso indice glicemico rispetto al saccarosio e quindi determina un più moderato incremento della glicemia: tuttavia la sua assunzione a lungo termine determina obesità, stress ossidativo, danni microvascolari , ipertensione ecc.
Se ne sconsiglia l'uso come dolcificante nei soggetti diabetici mentre per non diabetici si raccomanda di moderare il più possibile l'assunzione di fruttosio .
Il fruttosio contenuto nella frutta non ha queste controindicazioni.
Principalmente é presente come D-(-)-fruttosio,
È un carboidrato importante poiché combinato con il glucosio forma il disaccaride saccarosio, lo zucchero più diffuso nell'ambito alimentare. Il fruttosio è il più dolce tra tutti gli zuccheri e viene convertito facilmente in glucosio sia nel fegato che nell'intestino.
Il D(-)Fruttosio viene chiamato anche levulosio, in quanto è un composto levogiro, .
La struttura atomica del fruttosio vede un anello pentatomico, ed è quindi diversa da quella del glucosio che è esatomico, nonostante la formula bruta sia la stessa C6H12O6.
Quali sono i suoi usi?
L'uso del fruttosio è quadruplicato rispetto ai livelli assunti nei primi anni del '900, a causa della sua presenza come dolcificante in molte bevande; in particolare, se ne osserva un rapidissimo incremento negli ultimi 30 anni.
Quali vantaggi e gli svantaggi dal suo uso?
Molti ricercatori hanno compiuto ricerche riguardanti l'uso del fruttosio come dolcificante. I risultati indicano inequivocabilmente che elevate dosi di fruttosio determinano un innalzamento dei livelli di trigliceridi. Il fruttosio ha un più basso indice glicemico rispetto al saccarosio e quindi determina un più moderato incremento della glicemia: tuttavia la sua assunzione a lungo termine determina obesità, stress ossidativo, danni microvascolari , ipertensione ecc.
Se ne sconsiglia l'uso come dolcificante nei soggetti diabetici mentre per non diabetici si raccomanda di moderare il più possibile l'assunzione di fruttosio .
Il fruttosio contenuto nella frutta non ha queste controindicazioni.
Galattosio

D+ Galattosio
Il galattosio è un aldoso destrogiro, monosaccaride epimero (isomero) del glucosio, uguale nella composizione, è simile ad esso nella struttura, l'unica differenza fra i due esosi è nella posizione dell'-OH sul C-4
Il D-Galattosio viene prodotto in piccole quantità dal nostro organismo e viene utilizzato per la sintesi di polimeri complessi. La maggior parte del galattosiousato dal nostro organismo ha una origine esogena; esso è infatti il costituente di un importante e diffuso disaccaride: il lattosio (lo zucchero del latte). Quando la quantità di galattosio introdotta con gli alimenti supera i bisogni dell'organismo, esso viene utilizzato per produrre energia; per assolvere a questa funzione ilgalattosio deve essere prima convertito in glucosio.
Viene trasformato in glucosio a livello del fegato per azione di due enzimi tra cui la galattosio-1-fosfato uridiltransferasi. Una deficienza di questo enzima è detta galattosemia.
Cos'é la galattosemia?
E' una malattia genetica, in cui il galattosio non può essere convertito in glucosio in quanto manca la molecola che permette di realizzare questa conversione. I bambini affetti da questa malattia devono evitare assolutamente di bere latte, perché il galattosio in eccesso nella circolazione sanguigna danneggerebbe in maniera irreparabile il sistema nervoso; solo una diagnosi molto precoce della malattia (entro i primi cinque giorni di vita) può salvarguardare questi bambini da una morte prematura. Oggi è possibile diagnosticare questa malattia sottoponendo tutti i neonati ad uno screening che ricerchi questa, e altre malattie del metabolismo, prelevando semplicemente dal tallone del neonato poche gocce di sangue ed analizzandole.
Il D-Galattosio viene prodotto in piccole quantità dal nostro organismo e viene utilizzato per la sintesi di polimeri complessi. La maggior parte del galattosiousato dal nostro organismo ha una origine esogena; esso è infatti il costituente di un importante e diffuso disaccaride: il lattosio (lo zucchero del latte). Quando la quantità di galattosio introdotta con gli alimenti supera i bisogni dell'organismo, esso viene utilizzato per produrre energia; per assolvere a questa funzione ilgalattosio deve essere prima convertito in glucosio.
Viene trasformato in glucosio a livello del fegato per azione di due enzimi tra cui la galattosio-1-fosfato uridiltransferasi. Una deficienza di questo enzima è detta galattosemia.
Cos'é la galattosemia?
E' una malattia genetica, in cui il galattosio non può essere convertito in glucosio in quanto manca la molecola che permette di realizzare questa conversione. I bambini affetti da questa malattia devono evitare assolutamente di bere latte, perché il galattosio in eccesso nella circolazione sanguigna danneggerebbe in maniera irreparabile il sistema nervoso; solo una diagnosi molto precoce della malattia (entro i primi cinque giorni di vita) può salvarguardare questi bambini da una morte prematura. Oggi è possibile diagnosticare questa malattia sottoponendo tutti i neonati ad uno screening che ricerchi questa, e altre malattie del metabolismo, prelevando semplicemente dal tallone del neonato poche gocce di sangue ed analizzandole.
DISACCARIDI

Cosa sono? I disaccaridi sono la classe più semplice, ma più importante degli oligosaccaridi. Un disaccaride si forma quando due monosaccaridi reagiscono tra loro, il primo con l'ossidrile della sua struttura emiacetalica ( quello legato al C1) ed il secondo con uno qualsiasi dei suoi ossidrili ( in genere quello in posizione4) eliminando una molecola d'acqua.
Chimicamente un disaccaride è un acetale ed il legame formatosi un legame acetalico comunemente chiamato legame glicosidico. Il legame acetalico è molto più forte del legame emiacetalico tanto che la sua rottura non è possibile con i comuni reagenti ossidanti utilizzati per la individuazione della funzione aldeidica o chetonica dei monosaccaridi.
Inoltre, pur essendo relativamente forte, viene facilmente idrolizzato tramite processo di idrolisi acido-catalizzata. I disaccaridi che si possono formare tra due esosi sono molto numerosi ma ci interesseremo solo di quelli che più frequentemente si incontrano negli alimenti e nel nostro metabolismo.La formula generale di un disaccaride è C12H24O12 (fra due esosi).
Il loro aspetto e le caratteristiche fisiche sono molto simili a quelle degli esosi, sono infatti solidi bianchi, cristallini, di sapore dolce e facilmente solubili in acqua.
Chimicamente un disaccaride è un acetale ed il legame formatosi un legame acetalico comunemente chiamato legame glicosidico. Il legame acetalico è molto più forte del legame emiacetalico tanto che la sua rottura non è possibile con i comuni reagenti ossidanti utilizzati per la individuazione della funzione aldeidica o chetonica dei monosaccaridi.
Inoltre, pur essendo relativamente forte, viene facilmente idrolizzato tramite processo di idrolisi acido-catalizzata. I disaccaridi che si possono formare tra due esosi sono molto numerosi ma ci interesseremo solo di quelli che più frequentemente si incontrano negli alimenti e nel nostro metabolismo.La formula generale di un disaccaride è C12H24O12 (fra due esosi).
Il loro aspetto e le caratteristiche fisiche sono molto simili a quelle degli esosi, sono infatti solidi bianchi, cristallini, di sapore dolce e facilmente solubili in acqua.
SACCAROSIO.

PIl saccarosio è il disaccaride chiamato comunemente zucchero, viene estratto nei paesi europei dalla barbabietola e nel resto del mondo dalla canna da zucchero.Il legame interessa la funzione aldeidica (C-1) del glucosio e quella chetonica (C-2) del fruttosio: poiché entrambe le funzioni riducenti sono impegnate nel legame 1--->2 glicosidico, il saccarosio è uno zucchero non riducente.
Il Maltosio.

Il maltosio, o zucchero di malto, è un disaccaride composto da due unità di glucosio con una connessione α(1→4).
Il maltosio è il disaccaride prodotto per effetto della scissione operata dall'amilasi maltogenica sull'amido.
È presente nei semi germinanti come quelli dell'orzo quando scindono le loro riserve di amido da utilizzare come nutrimento.
L'aggiunta di un'altra unità di glucosio produce il maltotrioso; l'ulteriore aggiunta produrrà le maltodestrine e infine l'amido (polimero del glucosio).
Il maltosio può essere scisso in due molecole di glucosio per effetto dell'idrolisi. Negli organismi viventi, l'enzima maltasi può raggiungere questo scopo molto rapidamente.
In laboratorio, il riscaldamento con un acido forte per diversi minuti produrrà lo stesso risultato.
Il maltosio è uno zucchero riducente perchè presenta un gruppo glicosidico libero.
Il maltosio è il disaccaride prodotto per effetto della scissione operata dall'amilasi maltogenica sull'amido.
È presente nei semi germinanti come quelli dell'orzo quando scindono le loro riserve di amido da utilizzare come nutrimento.
L'aggiunta di un'altra unità di glucosio produce il maltotrioso; l'ulteriore aggiunta produrrà le maltodestrine e infine l'amido (polimero del glucosio).
Il maltosio può essere scisso in due molecole di glucosio per effetto dell'idrolisi. Negli organismi viventi, l'enzima maltasi può raggiungere questo scopo molto rapidamente.
In laboratorio, il riscaldamento con un acido forte per diversi minuti produrrà lo stesso risultato.
Il maltosio è uno zucchero riducente perchè presenta un gruppo glicosidico libero.
Lattosio

lIL lattosio è un disaccaride e uno zucchero riducente destrogiro presente in modo caratteristico nel latte.
La molecola del lattosio è costituita da una molecola di beta D-(+)-galattosio e da una di D-(+)-glucosio uniti da un legame beta(1→4) glicosidico. È l'unità del D-(+)-glucosio .
Il lattosio è contenuto oltre che nel latte (circa il 40 % della massa secca del latte vaccino, 3.5-4% sul tal quale), anche nei suoi derivati (formaggi e yogurt) e in prodotti a base di siero di latte. In particolare nel siero il lattosio costituisce circa il 70% della massa secca (4.2-% sul tal quale) e può essere isolato perconcentrazione e successiva cristallizzazione.
In un latte intero è presente dal 4,7 al 4,9% ,
È un disaccaride riducente perché ha unl gruppo aldeidico "libero" responsabile delle proprietà riducenti e per questo é titolabile con la soluzione di Fehling.
La molecola del lattosio è costituita da una molecola di beta D-(+)-galattosio e da una di D-(+)-glucosio uniti da un legame beta(1→4) glicosidico. È l'unità del D-(+)-glucosio .
Il lattosio è contenuto oltre che nel latte (circa il 40 % della massa secca del latte vaccino, 3.5-4% sul tal quale), anche nei suoi derivati (formaggi e yogurt) e in prodotti a base di siero di latte. In particolare nel siero il lattosio costituisce circa il 70% della massa secca (4.2-% sul tal quale) e può essere isolato perconcentrazione e successiva cristallizzazione.
In un latte intero è presente dal 4,7 al 4,9% ,
È un disaccaride riducente perché ha unl gruppo aldeidico "libero" responsabile delle proprietà riducenti e per questo é titolabile con la soluzione di Fehling.